Le iniziative del legislatore Argentino

Dalla Newsletter del Garante per la protezione dei dati personali (26 novembre – 2 dicembre 2001)

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Regole per posta elettronica e spamming: l’esempio dell’Argentina

L’Argentina, che si è recentemente dotata di un testo di legge per la protezione dei dati personali (ottobre 2000), ha deciso di proseguire con decisione sulla strada della tutela della privacy anche per quanto riguarda posta elettronica e spamming (ossia, i messaggi pubblicitari indesiderati).

Due progetti di legge presentati al Parlamento argentino prevedono infatti pene severe […].

Il primo progetto di legge equipara la posta elettronica alla posta ordinaria, con l’obbligo conseguente di garantire il segreto della corrispondenza (come previsto dalla costituzione argentina) anche per i messaggi di e-mail […].

Sono previste pene detentive (reclusione da un minimo di 15 giorni ad un massimo di sei mesi) e multe fino a 90.000 dollari in caso di pubblicazione del contenuto di un messaggio e-mail.

Tuttavia, il progetto ammette anche la possibilità per il datore di lavoro di leggere la posta elettronica dei dipendenti: la posta elettronica va intesa, come sottolineato da un legale specializzato in materia di TLC, in quanto strumento messo a disposizione dal datore di lavoro, il quale ne è il proprietario e mantiene su di esso alcuni diritti. Su questo punto è stata sollecitata una riflessione ulteriore, anche alla luce della diversa posizione assunta in materia dall’Unione europea […].

L’altro progetto di legge, relativo allo spamming, introduce l’obbligo di indicare che l’oggetto del messaggio ha natura pubblicitaria e di specificare le generalità del mittente, oltre ad un indirizzo al quale il destinatario potrà rivolgersi per segnalare di non essere disposto a ricevere altri messaggi del genere. Inoltre, dovrebbe essere costituita una “lista Robinson” in cui gli utenti di Internet potranno indicare che non gradiscono ricevere spam, secondo il principio dell’opt-out.

[…] lo spamming è un fenomeno assai diffuso nel Paese sudamericano, dove le imprese vi ricorrono con larga frequenza senza curarsi dei diritti individuali che vengono in tal modo violati.

I due progetti di legge potranno dunque avere, se non altro, una funzione educativa nei confronti del mondo politico e dei settori imprenditoriali.

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A cura del Garante per la protezione dei dati personali

Il testo integrale dell’articolo è pubblicato sul sito ufficiale del Garante: www.garanteprivacy.it

indirizzo: https://www.garanteprivacy.it/garante/prewiew_paragrafo/1,1731,2740,00.html?sezione=128&PROVA=147&TITOLO=Newsletter+26+novembre+%2D+2+dicembre++2001&ARTICOLO=2021&LANG=1&PAR=2739&SPAR=&LIV3=

Redazione

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