avuto luogo lo scorso 28 ottobre, una Conferenza di Sir John Bourn, capo del
National Audit Office del Regno Unito sul tema: “Problemi attuali della
riforma dell’amministrazione pubblica n
Presso l’Aula della Sezioni
Riunite della Corte dei
Conti, ha avuto luogo lo
scorso 28 ottobre, una Conferenza di Sir John Bourn,
capo del National Audit Office del
Regno Unito sul tema: “Problemi attuali
della riforma dell’amministrazione pubblica nel Regno unito”
Il Presidente
della Corte dei conti, prof. Francesco Staderini, nel suo intervento di apertura,
dopo aver salutato le autorità presenti, fra le quali, il Governatore della Banca d’Italia
Antonio Fazio, il Ragioniere generale
dello Stato Vittorio Grilli, alti dirigenti dello Stato e magistrati, ha
ricordato come sia fortemente sentita, in tutti gli stati più avanzati,
ma particolarmente nei paesi aderenti all’Unione europea a causa dei
vincoli posti al disavanzo finanziario dal Trattato di Maastricht,
l’esigenza di procedere ad una riforma complessiva della pubblica
amministrazione per farle conseguire livelli di maggiore efficienza ed economicità. In questo contesto,
la p.a. deve operare come forza propulsiva dell’economia, coniugando
l’efficienza con la razionale utilizzazione delle risorse disponibili.
Prendendo la
parola, l’illustre relatore, che è anche Visiting professor e Governor
della prestigiosa London School
of Economics, illustrando l’organizzazione
e i compiti del NAO, ha colto l’occasione per ripercorrere le tappe
fondamentali delle riforme in corso nel Regno Unito, soffermandosi, poi, sul
piano di razionalizzazione della pubblica amministrazione varato nel luglio
scorso dal Governo Blair, da cui si attendono significativi
risparmi nella spesa pubblica.
I punti chiave di
tale piano sono rappresentati da progetti di riduzione del personale e/o
mobilità verso servizi di front-office,
impulso dell’outsourcing, ricorso
all’unificazione e centralizzazione dei servizi condivisi fra più
amministrazioni, impulso alle iniziative di private
finance, partecipazione dei cittadini alla
determinazione dei programmi di riforma.