Legge Finanziaria 2007

L’agricoltura nella Legge Finanziaria 2007

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha diramato ieri
un comunicato stampa per spiegare le principali novita’ per l’agricoltura, contenute
nel
disegno
di legge finanziaria per il 2007, appena approvato dal Governo.
In particolare, il Ministro ha sottolineato che:

“Nel quadro degli obiettivi di sviluppo nazionale definiti dal DPEF 2007-2011,
il DDL relativo alla Finanziaria 2007 pone il settore agricolo, agroalimentare
e della pesca al centro dell’azione di governo per il risanamento e lo
sviluppo del Paese. Un risanamento in grado di offrire un contributo importante
al riequilibrio della finanza pubblica, ma che allo stesso tempo rappresenta
una precondizione per supportare il percorso di crescita che lo stesso settore è in
grado di esprimere nei prossimi anni.

Rigore, risanamento e sviluppo sono infatti strettamente collegati. Gli interventi
di risanamento definiti per il settore agroalimentare sono basati su meccanismi
che non determinano nuova fiscalità o incrementi dei prezzi: nessun
aggravio per gli imprenditori del settore e nemmeno per i consumatori finali.
Gli interventi puntano infatti a fare emergere situazioni di non corretta applicazione
delle normative fiscali e a regolarizzare i comportamenti degli operatori economici.
In particolare si tratta di interventi per l’aggiornamento del catasto:
recupero dei fabbricati rurali e verifica dei requisiti di ruralità per
le abitazioni, nonchè misure di semplificazione previdenziale e fiscale.
Nel complesso, questi interventi assicurano un contributo strutturale di quasi
900 milioni di euro nel 2007, destinato a superare i 1.300 milioni di euro
dal 2009. E’ inoltre da rimarcare che nei mesi scorsi, attraverso le
misure antielusive relative alla compravendita dei terreni agricoli (calcolo
tassazione sul valore reale e non sul valore catastale) e attraverso l’obbligo
per le imprese agricole di presentazione della dichiarazione di regolarità contributiva
(DURC) a partire dal 1 gennaio 2006, sono state assicurate importanti risorse
in via permanente all’erario ed è stato fornito un contributo
determinante per contrastare l’evasione contributiva ed il lavoro nero.

A fronte di questi risultati importanti sul lato delle entrate, il settore
agroalimentare e della pesca si impegna ad offrire un contributo consistente
agli obiettivi di crescita del Paese, ed in questo senso la stabilita’ fiscale
e contributiva (Iva, Irpef) già definite nel DPEF (nonché la
proroga della L. 30 per il settore della Pesca) sono precondizioni per lo sviluppo
del settore.

Sul lato dello sviluppo si punta a raggiungere notevoli obiettivi strategici
– duraturi e coerenti con le regole comunitarie – mettendo in campo un articolato
impianto di interventi e norme:

– Rafforzando la capacità competitiva delle imprese: dallo sviluppo
della forma societaria in agricoltura allo sviluppo della vendita diretta,
dall’attivazione di un fondo per l’imprenditoria giovanile allo
sviluppo della multifunzionalità agricola attraverso l’ampliamento
delle possibilità per le amministrazioni pubbliche di affidare servizi
alle imprese agricole. L’agricoltura, inoltre, partecipa alla politica di riduzione
del cuneo fiscale, dove la riduzione IRAP derivante dai nuovi calcoli per la
base imponibile tiene conto proprio della specificità del settore, parametrando
il beneficio anche nei confronti dei lavoratori a tempo parziale di tipo verticale
e di tipo misto (lavoratori agricoli “stabilizzati);

– Promuovendo lo sviluppo nei mercati internazionali: con un intervento specifico
di credito d’imposta per gli investimenti diretti alle imprese che sviluppano
marchi e produzioni italiane nei mercati esteri, con una premialità specifica
per i consorzi di imprese e il prodotto agricolo di origine italiana;

– Supportando lo sviluppo delle filiere innovative a partire dalle modifiche
alla legge 81 che permetteranno l’avvio della filiera nazionale dei biocarburanti
(oltre alla nuova dotazione di risorse per la defiscalizzazione del bioetanolo
per triennio 2008-2010), la promozione dell’autoconsumo degli oli vegetali
a fini energetici, le biomasse, la chimica verde, ma anche mediante la riproposizione
del credito d’imposta. In questo quadro si inserisce l’intervento,
concertato con il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno di 5
progetti nazionali di innovazione industriale. Due di questi progetti (“Made
in Italy” e “efficienza energetica”) coinvolgono direttamente
le filiere agroalimentari food e no-food.

Inoltre, non meno importanti, sono le misure per lo sblocco degli interventi
del Piano irriguo nazionale (fondo di rotazione per le opere pluriennali),
le disposizioni in materia di controlli nel settore agroalimentare, nonché altri
interventi per la semplificazione e trasparenza nella gestione delle politiche
di settore.

A supporto di tali interventi e politiche si inserisce il rifinanziamento
della L. 499 che permette al settore di disporre dello strumento autonomo di
sostegno dello sviluppo. Strumento che permetterà, in coerenza agli
obiettivi del DPEF, anche di sostenere tanto la concentrazione e le fusioni
tra imprese, quanto lo sviluppo di strumenti di controllo e indirizzo quali
il catasto vitivinicolo e ortofrutticolo.

Gli sforzi definiti nel DPEF e nella Finanziaria 2007 si collegano ad una
piu’ complessiva opera di intervento del Mipaaf nel quadro di una forte
razionalizzazione e rilancio di strumenti e risorse gia’ disponibili
che danno corpo ad un articolato progetto di sviluppo dell’agricoltura
e dell’agroalimentare nazionale.

In definitiva, il DDL Finanziaria 2007 consente di non incrementare il prelievo
fiscale sul settore e, contemporaneamente, pone l’agroalimentare italiano
sulla via dell’innovazione, della qualità e della competitività.
Una strada sostenuta sì da risorse specifiche ma anche da una serie
di norme e novità che danno all’impresa maggiori libertà e
opportunità di operare nel mercato dei prodotti e dei servizi agroalimentari
e rurali”.

(Roma, 3 ottobre 2006)

Redazione

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