Si segnala questo articolo, appena pubblicato sul sito del Consiglio di Stato, a firma di Vincenzo Salamone e Maria Letizia Pittari.
Questi in sintesi gli argomenti trattati:
Capitolo I – Il problema dell’applicazione nella Regione Siciliana del codice degli appalti
1.1 Introduzione; 1.2 I principi ispiratori del codice dei contratti; 1.3 Entrata in vigore; 1.4 L’applicabilità in Sicilia del codice degli appalti: la circolare regionale del 18 settembre 2006
Capitolo II – La struttura del codice
2.1 Le varie parti del codice; 2.2 Gli allegati
Capitolo III – Principi e disposizioni comuni
3.1 L’oggetto del codice; 3.2 I principi; 3.3 Le definizioni; 3.4 L’autorità di vigilanza; 3.5 Lo sportello dei contratti pubblici; 3.6 Il responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione; 3.7 Le fasi della procedura di affidamento; 3.8 Accesso agli atti e divieti di divulgazione; 3.9 I contratti misti
Capitolo IV – I contratti esclusi dall’applicazione del codice
Capitolo V – I contratti pubblici nei settori ordinari
5.1 Profili generali; 5.2 Le soglie comunitarie; 5.3 La concessione di servizi; 5.4 Amministrazioni aggiudicatrici e altri soggetti aggiudicatori; 5.5 Le centrali di committenza; 5.6 Soggetti a cui possono essere affidati i contratti pubblici; 5.7 I raggruppamenti temporanei di imprese; 5.8 I requisiti di ordine generale; 5.9 I requisiti di idoneità professionale; 5.10 Requisiti di partecipazione di carattere tecnico per i lavori pubblici; 5.11 Requisiti dei fornitori e dei prestatori di servizi; 5.12 Elenchi ufficiali dei fornitori e dei prestatori di servizi; 5.13 Documenti e informazioni complementari; 5.14 Controlli sul possesso dei requisiti; 5.15 L’avvalimento; 5.16 Vicende soggettive; 5.17 L’oggetto del contratto e le procedure di scelta del contraente
Capitolo VI – Le procedure per l’individuazione degli offerenti
6.1 Lineamenti generali; 6.2 La procedura negoziata; 6.3 Le acquisizioni in economia di lavori, servizi e forniture; 6.4 Il rinnovo dei contratti
Capitolo VII – Affidamento incarichi di studio, progettazione, direzione dei lavori e accessori; 7.1 Le circolari regionali del 22 dicembre 2006 e del 30 marzo 2007; 7.2 Gli incarichi di studio, progettazione, direzione dei lavori e accessori di importo compreso fra €. 100.000 ed €. 211.000; 7.3 Gli incarichi di studio, progettazione, direzione dei lavori e accessori di importo inferiore ad €. 100.000; 7.4 Servizi in economia – Incarichi di studio, progettazione, direzione dei lavori ed accessori e di collaudo di valore inferiore ai 20.000 euro. Titolare del potere di affidamento; 7.5 La derogabilità dei minimi tariffari in Sicilia; 7.6 Gli incarichi di collaudo
Capitolo VIII – Criteri di aggiudicazione e controllo di anomalia
8.1 I due criteri previsti dal codice; 8.2 Il criterio del prezzo più basso; 8.3 Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e la commissione giudicatrice; 8.4 La verifica delle offerte anormalmente basse
Capitolo IX – I contratti di durata
9.1 L’adeguamento dei prezzi nei contratti relativi a servizi e forniture; 9.2 I contratti di durata nei lavori pubblici;
Capitolo X – Il contenzioso
10.1 Gli strumenti; 10.2 La transazione; 10.3 L’accordo bonario; 10.4 La devoluzione della controversia agli arbitri; 10.5 La giurisdizione; 10.6 Gli strumenti di tutela; 10.7 Aggiudicazione ed esecuzione di lavori in caso di ricorso amministrativo e/o giudiziario – L’art. 21 bis della L. 109/1994, nel testo coordinato con la legislazione siciliana.
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Di seguito, si riporta l’ultimo paragrafo:
Aggiudicazione ed esecuzione di lavori in caso di ricorso amministrativo e/o giudiziario – L’art. 21 bis della L. 109/1994, nel testo coordinato con la legislazione siciliana
“L’art. 21 bis della L. 109/1994, nel testo coordinato con la legislazione siciliana, disciplina il procedimento attraverso il quale il verbale di gara diviene definitivo; ed altresì disciplina il comportamento della stazione appaltante in caso di ricorso amministrativo e/o giurisdizionale.
La norma è fonte di alcuni problemi interpretativi, anche alla luce del nuovo codice degli appalti.
Esaminiamoli.
I primi commi della disposizione, come accennato, disciplinano le modalità di pubblicazione del verbale di gara e la procedura attraverso la quale esso diviene definitivo. In particolare, è stabilito che il verbale di gara di appalto dei lavori deve essere redatto immediatamente, sottoscritto dall’impresa aggiudicataria, se presente, e pubblicato, per almeno tre giorni consecutivi non festivi nella sede degli enti dove è svolta la gara.
Ove l’aggiudicatario non sia presente, deve essergli data comunicazione immediata da parte del responsabile del procedimento. In assenza di rilievi o di contestazioni, che devono essere effettuati nei sette giorni successivi a quello di espletamento della gara, il verbale di gara diviene definitivo. In caso di rilievi e contestazioni l’ente appaltante, e per esso il responsabile del procedimento, è tenuto a decidere entro il termine perentorio di dieci giorni dalla loro trasmissione.
Decorso inutilmente tale termine, in mancanza di decisione, i rilievi e le contestazioni si intendono respinti ed il verbale di gara diviene definitivo.
La norma va ora coordinata con l’art. 79, comma 5, del codice – norma che assume una valenza processuale – il quale stabilisce che <
L’aggiudicazione e l’esclusione costituiscono dunque oggetto di comunicazione individuale ed è da tale comunicazione che decorre oggi il termine per l’impugnazione. In conseguenza di ciò, la pubblicazione all’albo pretorio, disciplinata dall’art. 21 L. 109/1994, non ha più nessun valore ai fini della piena conoscenza dell’atto e della decorrenza del termine per l’impugnazione.
L’art. 21 bis reca un’altra disposizione – che si applica anche alle procedure relative agli appalti di fornitura di beni e servizi – spesso oggetto di difficoltà di interpretazione: <
https://www.giustizia-amministrativa.it/documentazione/Salamone-Pittari_Il_Codice_in_Sicilia.htm