Con la legge 20/2007 nuove regole per gli appalti pubblici

Per i bandi di gara pubblicati dopo l’1 settembre, sono in vigore in Sicilia le nuove regole di aggiudicazione.

L’articolo 1 della legge regionale n. 20 del 2007 ha modificato il criterio di individuazione delle offerte anomale, per le gare di importo inferiore alla soglia comunitaria (5.278.000 euro).



Le nuove regole



La commissione aggiudicatrice dopo la fase di ammissione delle offerte, se il numero di offerte valide risulti almeno di cinque, in pubblica seduta, ai soli fini della determinazione della media di riferimento, procederà ad escludere fittiziamente il 50 per cento delle offerte ammesse.

Verrà sorteggiato un numero intero da 11 a 40; a questo punto:

– il numero sorteggiato costituirà la percentuale relativa al numero delle offerte di minor ribasso,

– la differenza tra 50 ed il numero sorteggiato costituirà la percentuale relativa al numero delle offerte di maggior ribasso.

La commissione aggiudicatrice calcolerà la media aritmetica delle offerte che restano dopo l’operazione di esclusione fittizia.

Infine:

1. se il numero sorteggiato è compreso tra 11 e 24, l’aggiudicazione viene fatta all’offerta che risulta pari o che più si avvicina per difetto alla media dei ribassi delle offerte rimaste in gara dopo la procedura di esclusione delle offerte di maggiore e minore ribasso incrementata dello scarto aritmetico;

2. se il numero sorteggiato risulta compreso tra 26 e 40, l’anzidetta media viene decrementata dello scarto medio aritmetico;

3. se il numero sorteggiato risulta pari a 25 non si procede alla determinazione dello scarto medio aritmetico e la media di aggiudicazione è quella risultante dalla media delle offerte rimaste in gara.

Ove si sia in presenza di più aggiudicatari con offerte uguali, si procederà immediatamente al sorteggio del primo e del secondo aggiudicatario.

Nel caso infine di presentazione alla gara di più offerte aventi identico ribasso, l’esclusione fittizia delle offerte non potrà essere superiore in termini numerici al 50 per cento delle offerte presentate, non rilevando a tal fine l’ipotesi in cui le offerte presentino un identico ribasso e si collochino a cavallo delle due soglie di esclusione.

. . . . . .



Sicilia

Legge regionale n. 20 del 21 agosto 2007

Modifiche ed integrazioni alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, come introdotta dalla legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 e successive modifiche e integrazioni, recante norme in materia di lavori pubblici. Disposizioni in materia di prevenzione e sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili. Proroga di termini in materia di edilizia agevolata e convenzionata. Disposizioni in materia di

finanziamenti agevolati e contributi del POR Sicilia 2007-2013.



(GURS n. 40 del 31 agosto 2007)




ARTICOLO 1

Modifiche ed integrazioni alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, come introdotta

dalla legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 e successive modifiche ed

integrazioni



1. Al comma 28 dell’articolo 4 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, come

introdotto dall’articolo 3 della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 e

successive modifiche e integrazioni, sostituire le parole “Dipartimento

regionale lavori pubblici” con le parole “Ufficio speciale osservatorio

regionale dei lavori pubblici”.

2. All’articolo 7 ter della legge n. 109/1994, come introdotto dall’articolo 5

della legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche e integrazioni, sono

apportate le seguenti modifiche:

a) il comma 3 è cosi sostituito:

“3. L’Ufficio costituisce struttura intermedia dell’Ispettorato tecnico

dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici ed è articolato in servizi.”;

b) dopo il comma 12 aggiungere il seguente:

“12 bis. Con provvedimento dell’Ispettore generale dell’Ispettorato tecnico

dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici sono nominati i dirigenti

preposti alle se-greterie tecnico-amministrative ed il personale da

assegnare.”;

c) al comma 15, primo periodo, dopo le parole “due anni” sono aggiunte le

parole “ed in caso di prima nomina detto termine può essere prorogato di

ulteriori anni due.”;

d) al comma 15, ultimo periodo, dopo le parole “della commissione” sono

aggiunte le parole “, fatto salvo quanto disposto al primo periodo,”;

e) al comma 16 dopo le parole “amministrazioni di provenienza” è aggiunto il

seguente periodo: “Ai componenti le commissioni, dipendenti

dell’Amministrazione regionale, a decorrere dall’anno 2008, in luogo

dell’indennità annua lorda è corrisposto, fermo restando il disposto di cui

all’articolo 36, comma 1, dell’allegato al decreto del Presidente della

Regione 22 giugno 2001, n. 10 e successive modifiche ed integrazioni, il

trattamento economico accessorio di cui all’articolo 35, lettere d) ed e) del

medesimo allegato, per importo complessivo equivalente all’indennità di cui

all’articolo 2, comma 2, del decreto del Presidente della Regione 14 gennaio

2005, n. 1, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio della Regione”.

3. Il comma 17 dell’articolo 17 della legge n. 109/1994, come introdotto

dall’articolo 11 della legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche e

integrazioni, è sostituito dal seguente:

“17. Nel caso in cui il valore delle attività di progettazione e direzione

lavori superi complessivamente la soglia di applicazione della direttiva

comunitaria in materia, l’affidamento diretto della direzione dei lavori al

progettista è consentito soltanto ove espressamente previsto dal bando di gara

della progettazione.”.

4. Dopo il comma 17 dell’articolo 17 della legge n. 109/1994, come introdotto

dall’articolo 11 della legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche e

integrazioni, è aggiunto il seguente:

“17 bis. Per le opere degli enti ecclesiastici, il responsabile unico del

procedimento è nominato tra i dipendenti degli enti ecclesiastici stessi

aventi i requisiti di legge, e, solo in caso di comprovata assenza, dagli enti

locali attuatori.”.

5. Al comma 1 dell’articolo 17 bis della legge n. 109/1994, come introdotto

dall’articolo 12 della legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche e

integrazioni, le parole “rubrica Ispettorato tecnico lavori pubblici” sono

sostituite con le parole “rubrica Dipartimento regionale dei lavori pubblici”.

6. Il comma 1 bis dell’articolo 18 della legge n. 109/1994, come introdotto

dall’articolo 12 della legge regionale 19 maggio 2003, n. 7 e successive

modifiche e integrazioni, è così sostituito:

“1 bis. Nell’importo dei progetti relativi ad opere marittime e portuali e ad

interventi sugli immobili demaniali in uso o di proprietà regionale,

finanziati dalla Regione, redatti dagli organismi ed uffici di cui

all’articolo 17, comma 1, lettera c), e dagli uffici tecnici delle stazioni

appaltanti, è previsto, tra le somme a disposizione dell’amministrazione:

a) l’aliquota fino all’1 per cento sull’importo dei lavori a base d’asta che

viene utilizzata per indennità di missione e di viaggio, per rilievi ed

attrezzature, per spese di funzionamento e di gestione ivi comprese le spese

postali, telefoniche, telegrafiche e per la riproduzione di elaborati

progettuali. Qualora gli interventi progettuali siano localizzati nelle isole

minori, la predetta aliquota può essere maggiorata fino al 100 per cento;

b) l’importo delle prestazioni di lavoro straordinario del personale addetto

all’assistenza in cantiere;

c) l’importo delle attrezzature per l’attività del responsabile del

procedimento”.

7. L’articolo 18 ter della legge n. 109/1994, come introdotto dall’articolo 14

della legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche ed integrazioni, è

sostituito dal seguente:

“Art. 18 ter.

Aggiornamento dei prezzi

1. Entro tre mesi dalla entrata in vigore di un nuovo prezzario regionale gli

enti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), al fine di evitare ritardi e

maggiori costi nella esecuzione degli appalti, possono procedere, senza

necessità di aggiornamento dei relativi prezzi, alla indizione della gara per

tutti quei progetti la cui approvazione in linea tecnica, ai sensi

dell’articolo 7 bis, sia intervenuta entro i tre mesi precedenti l’entrata in

vigore del prezzario.

2. Ove non ricorrano le condizioni di cui al comma 1, gli enti medesimi, nel

caso in cui sia stato pubblicato un nuovo prezzario regionale, prima della

indizione della gara devono aggiornare i prezzi dei progetti, salvo che sia

espresso parere negativo del responsabile del procedimento motivato

dall’assenza di significative variazioni economiche e senza necessità di

sottoporre gli stessi ad ulteriori pareri o approvazioni.

3. L’aggiornamento viene effettuato sulla base del prezzario regionale

vigente.”.

8. Al comma 12 bis dell’articolo 19 della legge n. 109/1994, come introdotto

dall’articolo 1, comma 12, della legge regionale 29 novembre 2005, n. 16, le

parole dell’ultimo periodo “per quattro mesi” sono sostituite con le

parole “per tre mesi”.

9. Il comma 1 dell’articolo 21 della legge n. 109/1994, come introdotto

dall’articolo 17 della legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche e

integrazioni, è sostituito dal seguente:

“1. L’aggiudicazione degli appalti mediante pubblico incanto è effettuata di

norma con il criterio del prezzo più basso inferiore a quello posto a base di

gara o con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il

criterio del prezzo più basso inferiore a quello posto a base di gara è

determinato, per tutti i contratti, sia a corpo che a misura, che a corpo e

misura, mediante offerta espressa in cifra percentuale di ribasso, con 4 cifre

decimali, sull’importo complessivo a base d’asta, da applicare uniformemente a

tutto l’elenco prezzi posto a base di gara. Non si tiene conto delle cifre

decimali successive alla quarta.”.

10. Al comma 1 bis dell’articolo 21 della legge n. 109/1994, come introdotto

dall’articolo 17 della legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche e

integrazioni, le parole da “Relativamente ai soli appalti…” alla fine del

comma sono sostituite dalle seguenti: “Relativamente ai soli appalti di lavori

pubblici di valore inferiore alla soglia comunitaria, l’amministrazione

interessata aggiudica l’appalto all’offerta, espressa in cifre percentuali di

ribasso, che risulta pari, o in mancanza, che più si avvicina per difetto alla

media aritmetica dei ribassi individuata con le modalità di cui ai commi 1 bis

1 e 1 bis 2. Le medie sono calcolate sino alla quarta cifra decimale,

arrotondata alla unità superiore qualora la quinta cifra decimale sia pari o

superiore a cinque”.

11. Dopo il comma 1 bis dell’articolo 21 della legge n. 109/1994, come

introdotto dall’articolo 17 della legge regionale n. 7/2002 e successive

modifiche e integrazioni, aggiungere i seguenti:

“1 bis 1. La commissione aggiudicatrice dopo la fase di ammissione delle

offerte, in pubblica seduta, ai soli fini della determinazione della media di

riferimento, procede ad escludere fittiziamente il 50 per cento delle offerte

ammesse. A tal fine sorteggia un numero intero da 11 a 40; il numero

sorteggiato costituisce la percentuale relativa al numero delle offerte di

minor ribasso; la differenza tra 50 ed il numero sorteggiato costituisce la

percentuale relativa al numero delle offerte di maggior ribasso. I numeri

delle offerte da eliminare fittiziamente, corrispondenti a tali percentuali,

sono determinati senza tenere conto di eventuali cifre decimali. La procedura

di cui al presente comma non è esercitabile qualora il numero di offerte

valide risulti inferiore a cinque.

1 bis 2. La commissione aggiudicatrice calcola la media aritmetica delle

offerte che restano dopo l’operazione di esclusione fittizia di cui al comma 1

bis 1: se il numero sorteggiato è compreso tra 11 e 24, l’aggiudicazione viene

fatta all’offerta che risulta pari o che più si avvicina per difetto alla

media dei ribassi delle offerte rimaste in gara dopo la procedura di

esclusione delle offerte di maggiore e minore ribasso incrementata dello

scarto aritmetico di cui al comma 1 bis. Se il numero sorteggiato risulta

compreso tra 26 e 40, l’anzidetta media viene decrementata dello scarto medio

aritmetico. Se il numero sorteggiato risulta pari a 25 non si procede alla

determinazione dello scarto medio aritmetico e la media di aggiudicazione è

quella risultante dalla media delle offerte rimaste in gara.

1 bis 3. Ove si sia in presenza di più aggiudicatari con offerte uguali, si

procede esclusivamente al sorteggio del primo e del secondo aggiudicatario,

escludendo qualsiasi altro sistema di scelta. Il sorteggio deve essere

effettuato nella stessa seduta pubblica in cui sono stati individuati più

aggiudicatari con offerte uguali.

1 bis 4. Nel caso di presentazione alla gara di più offerte aventi identico

ribasso, l’esclusione fittizia delle offerte, ai sensi del comma 1 bis 1, non

può essere superiore in termini numerici al 50 per cento delle offerte

presentate, non rilevando a tal fine l’ipotesi in cui le offerte presentino un

identico ribasso e si collochino a cavallo delle due soglie di esclusione.

Stante la natura fittizia dell’esclusione del 50 per cento delle offerte

ammesse per la formazione della media, tutte le offerte ammesse concorrono

alle successive fasi di aggiudicazione della gara.

1 bis 5. Per le procedure di gara di competenza dell’ufficio regionale per

l’espletamento di gare d’appalto, di cui all’articolo 7 ter, la sub

commissione per la verifica delle offerte anomale, di cui all’articolo 9 del

regolamento approvato con decreto del Presidente della Regione 14 gennaio

2005, n. 1, è integrata con un dirigente dei servizi dell’ispettorato tecnico

dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici, designato dall’ispettore

generale dello stesso ispettorato. Per la predetta attività, con decreto

dell’Assessore regionale per i lavori pubblici, su proposta dell’ispettore

generale dell’ispettorato tecnico, sono determinati i compensi da

corrispondere ai dirigenti dell’ispettorato tecnico dell’Assessorato regionale

dei lavori pubblici, da inserire nel quadro economico del progetto tra le

somme a disposizione della stazione appaltante.

1 bis 6. Il responsabile unico del procedimento, di cui all’articolo 7, comma

1, può essere audito dalla sub commissione per la verifica delle offerte

anomale, prevista dall’art. 9 del regolamento, approvato con decreto del

Presidente della Regione n. 1/2005″.

12. Sono fatti salvi i bandi già pubblicati alla data di entrata in vigore

della presente legge.

ARTICOLO 2

Revisione dei prezzi dei materiali da costruzione

1. L’articolo 5 della legge regionale 23 ottobre 1964, n. 22 e successive

modifiche e integrazioni, è sostituito dal seguente:

“Art. 5 – 1. L’Assessore regionale per i lavori pubblici, entro il 30 giugno

di ogni anno, rileva con proprio decreto le variazioni percentuali annuali dei

singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi a mezzo

dell’ispettorato tecnico lavori pubblici, sentita una commissione, nominata

con decreto dell’Assessore regionale per i lavori pubblici, composta da:

a) l’ispettore generale dell’ispettorato tecnico dell’Assessorato regionale

dei lavori pubblici, che la presiede, o un suo delegato;

b) il dirigente generale del dipartimento dei lavori pubblici od un suo

delegato;

c) l’ispettore generale dell’ispettorato tecnico regionale dell’Assessorato

regionale dei lavori pubblici o un suo delegato;

d) due dirigenti dell’ispettorato tecnico dell’Assessorato regionale dei

lavori pubblici, di cui uno è il dirigente del servizio competente per materia

dell’ispettorato tecnico, e da due dirigenti dell’ispettorato tecnico

regionale, tutti designati dall’Assessore regionale per i lavori pubblici;

e) un rappresentante delle associazioni dei costruttori che abbiano

organizzazione a carattere regionale, rappresentate in sede nazionale e che

stipulano contratti di lavoro nel settore delle costruzioni edili, scelto

dall’Assessore regionale per i lavori pubblici in base ad una terna di

soggetti proposta dalle predette associazioni;

f) un rappresentante delle associazioni delle società cooperative, scelto

dall’Assessore regionale per i lavori pubblici in base ad una terna di

soggetti proposta dalle predette associazioni;

g) un rappresentante delle organizzazioni sindacali dei lavoratori

maggiormente rappresentative, che stipulano contratti di lavoro nel settore

delle costruzioni edili, in base ad una terna di soggetti proposta dalle

predette organizzazioni;

h) un rappresentante per ciascuna delle categorie professionali degli

ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei periti edili, dei periti

industriali, dei geologi e dei dottori agronomi e forestali;

i) un docente universitario esperto in materia di lavori pubblici, designato

dall’Assessore regionale per i lavori pubblici.”.

2. Sono abolite le tabelle dei numeri indice bimestrali e semestrali per la

revisione dei prezzi di appalto per le opere pubbliche, di cui all’articolo 5

della legge regionale n. 22/1964, e all’articolo 6 della legge regionale 7

agosto 1990, n. 30.

ARTICOLO 3

Disposizioni in materia di prevenzione e sicurezza dei lavoratori nei cantieri

edili per la realizzazione di opere pubbliche

1. Nell’Amministrazione della Regione siciliana, l’attuazione delle

disposizioni previste dall’articolo 24 del decreto legislativo 19 settembre

1994, n. 626 e successive modifiche ed integrazioni, e dal decreto legislativo

14 agosto 1996, n. 494, come modificato dal decreto legislativo 19 novembre

1999, n. 528, nonché dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e

successive modifiche e integrazioni, per l’attività di coordinamento, è di

competenza dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici – dipartimento dei

lavori pubblici, che cura anche i rapporti con gli altri enti, con le Regioni,

con lo Stato e con la Comunità europea.

2. Ai fini della prevenzione e la sicurezza nei cantieri edili per la

realizzazione di opere pubbliche deve essere utilizzata una quota percentuale

delle somme corrispondenti ai ribassi d’asta offerti dalle imprese in fase di

aggiudicazione per i lavori di opere edili appaltati da tutti gli enti

pubblici della Regione siciliana.

3. L’Assessorato regionale dei lavori pubblici – Dipartimento dei lavori

pubblici – emana apposito decreto attuativo per la individuazione della quota

percentuale da utilizzare nei ribassi d’asta e la tipologia dei servizi che

devono essere finanziati da ogni stazione appaltante.

4. Le stazioni appaltanti devono servirsi delle strutture tecniche degli

organismi paritetici per la prevenzione degli infortuni, l’igiene e l’ambiente

di lavori di edilizia, istituiti ai sensi dell’articolo 20 del decreto

legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e successive modifiche e integrazioni.

5. L’Assessorato regionale dei lavori pubblici – Dipartimento dei lavori

pubblici – entro tre mesi dall’entrata in vigore della presente legge,

provvede ad emanare un apposito schema tipo di convenzione da stipularsi tra

ogni ente appaltante e i corrispondenti organismi paritetici territoriali.

6. Per la finalità del presente articolo è autorizzata, per l’esercizio

finanziario 2007, la spesa di 25 migliaia di euro cui si fa fronte con parte

delle disponibilità dell’U.P.B. 6.2.1.1.2 – cap. 272513. Per gli esercizi

finanziari 2008 e 2009 la spesa annua valutata in 30 migliaia di euro trova

riscontro nel bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009, U.P.B. 6.2.1.1.2.



ARTICOLO 4

Proroga di termini per la realizzazione di programmi di edilizia agevolata e

convenzionata



1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 6, comma 2, della legge

regionale 8 maggio 2007, n. 13, i termini per le cooperative edilizie,

previsti nelle graduatorie di definizione dei bandi redatti ai sensi della

legge 11 marzo 1988, n. 67 per pervenire all’inizio dei lavori, relativi alla

realizzazione di programmi di edilizia agevolata e convenzionata, sono

prorogati al 31 dicembre 2008.

2. I termini per le imprese, per pervenire all’inizio dei lavori, relativi

alla realizzazione di programmi di edilizia agevolata e convenzionata,

previsti nelle graduatorie di definizione dei bandi redatti ai sensi delle

leggi 5 agosto 1978, n. 457 ed 11 marzo 1988, n. 67 e della legge regionale 1

settembre 1993, n. 25, sono prorogati al 31 dicembre 2008.



ARTICOLO 5

Disposizioni in materia di finanziamenti agevolati e contributi del POR

Sicilia 2007-2013



1. Le società di capitali e le società cooperative che presentano richiesta, a

qualsiasi titolo, di finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto di

importo superiore a euro 100.000,00 nell’ambito del Programma operativo

regionale per il periodo 2007-2013, devono presentare agli enti concedenti, a

far data dall’esercizio in cui le istanze risultano accolte e per l’intera

durata dell’aiuto, certificazione del bilancio d’esercizio redatta da società

autorizzate ed iscritte all’albo previsto dal decreto legislativo 27 gennaio

1992, n. 88.



ARTICOLO 6



Cessione all’Autorità portuale di Augusta dell’area attrezzata di Punta Cugno

1. L’Amministrazione regionale è autorizzata a cedere a titolo gratuito

all’Autorità portuale di Augusta (Siracusa) l’area attrezzata di Punta Cugno

sita nel comprensorio marittimo del porto di Augusta.



ARTICOLO 7

Testo coordinato



1. Il testo della legge n. 109/1994, coordinato con le norme sugli appalti di

cui all’articolo 1 della presente legge e con le vigenti leggi regionali di

modifica, sostituzione ed integrazione in materia, redatto dall’Ufficio

legislativo e legale della Presidenza della Regione, è pubblicato nella

Gazzetta Ufficiale della Regione contestualmente alla pubblicazione della

presente legge.

ARTICOLO 8

Entrata in vigore

1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione

siciliana ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello di pubblicazione.

2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come

legge della Regione.

Redazione

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