Il divieto generalizzato di ricorso all’arbitrato nel settore degli appalti -ora inserito nella legge finanziaria 2008 – genera forti perplessità in merito alla sostenibilità da parte del mercato, a causa dell’eccessiva lunghezza dei tempi della giustizia, sia essa ordinaria che amministrativa.
Questa la posizione assunta dall’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, in un atto di segnalazione inviato alle Camere e al Governo.
Secondo l’Autorità, occorre "riportare l’arbitrato sotto il controllo di un organo pubblico", attribuendo alla Camera Arbitrale un potere generalizzato di nomina del terzo arbitro e di determinazione dei compensi dei collegi arbitrali, come era nell’assetto iniziale della “Merloni”, potrebbe offrire garanzie sufficienti "sia sulla neutralità ed imparzialità della costituzione del collegio sia sulla possibilità di monitorare l’andamento delle liti, sia sul necessario contenimento delle spese".
(Roma, 29 ottobre 2007)