Le due opinioni della Corte dei Conti sulle assunzioni nelle Province

Il d.l. 95/2013  aveva previsto l’impossibilità delle Province di procedere alla assunzione di personale a tempo indeterminato, nelle more del procedimento di riduzione e soppressione degli enti provinciali.

Essendo slittato in avanti l’avvio del ridimensionamento, la Corte dei conti- sez. reg. per l’Emilia Romagna, ha posto alla Corte dei Conti Sezione Autonomie due quesiti  relativi alla, del seguente tenore:

– Se risulti ancora vigente, in capo alle province, il divieto di stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato ;

– Se il divieto comprenda anche il personale rientrante nelle categorie protette, avente diritto al cd “collocamento mirato”.

In precedenza, si era espressa a favore delle assunzioni la Sezione regionale di controllo per la Lombardia, con deliberazione del 13 febbraio 2013 n. 44. evidenziando il sostanziale abbandono del processo legislativo di soppressione delle province.

In particolare, avevano osservato i giudici lombardi, “il riferito anelito legislativo a un complessivo ridimensionamento dell’istituto provinciale sembra essersi al momento arrestato; da un lato, infatti … non è stato convertito il menzionato d.l. 188/2012; per altro verso, nella legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013) è stato prorogato di un anno il periodo ‘transitorio’ di entrata a regime delle innovazioni … E’ opinione della scrivente Sezione che le suddette sopravvenienze non possano in alcun modo reputarsi irrilevanti in relazione al vincolo sopra riferito. Da un lato, infatti, risulterebbe irragionevole e non proporzionata la reiterazione sine die di un divieto di assunzione assoluto posto dal legislatore nazionale in vista di un prossimo processo di riordino, che però lo stesso ha ritenuto di abbandonare; sotto il profilo letterale, inoltre, si è visto che detto vincolo risultava espressamente adottato in vista di un processo di riordino all’epoca effettivamente in corso, ma che risulta essersi arrestato”.

Di contrario avviso, la Sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna che, con delibera del 16 aprile 2013 n. 207, aveva invece ritenuto persistere il divieto di assunzioni.

Adesso, la Sezione Autonomie (aderendo alla seconda opinione) osserva che il divieto permane e non ammette deroghe.

D’altronde, osserva quest’ultima decisione, il processo di riorganizzazione del sistema degli enti territoriali sarebbe stato solo rimandato, non certo arrestato, tant’è che dal 20 agosto sarebbe sui tavoli parlamentari un disegno di legge recante misure di abolizione delle Province 

Per ulteriori approfondimenti, rimandiamo alla lettura del testo dell’adunanza della Corte dei Conti del 29_ottobre_2013 (in PDF) 

Redazione

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