Il Governo ha approvato due decreti legislativi in tema di rapporto di lavoro militare e di organici delle Forze Armate, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale,
Si tratta in particolare di:
1) Disposizioni in materia di personale militare e civile del ministero della difesa, nonché misure per la funzionalità della medesima amministrazione, a norma degli articoli 2, comma 1, lettere c), ed e), 3, commi 1, 2 e 4, comma 1, lettera e) della legge 31 dicembre 2012, n. 244.
2) Disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate, a norma dell’articolo 2, comma 1, lettere a), b), e d), della legge 31 dicembre 2012, n. 244.
Con l’approvazione dei due decreti legislativi attuativi della legge 31 dicembre 2012 n. 244 – chiarisce Palazzo Chigi – “ha preso il via il processo di revisione dello strumento militare nazionale che porterà alla sua razionalizzazione in chiave riduttiva.
Al termine del processo di revisione previsto nel 2024 – sottolinea il Governo – la Difesa disporrà di uno strumento più sostenibile sotto il profilo finanziario ma allo stesso tempo più efficiente e funzionale assicurando migliori condizioni di vita a tutto il personale.
La riforma porterà ad una riduzione del personale della Difesa di 27.800 unità circa (20.000 militari e 7800 civili).
Non si tratta di un nuovo modello di Difesa ma di una riorganizzazione in senso riduttivo. I tagli al personale sono accompagnati da meccanismi di garanzia che evitano misure penalizzanti, utilizzando differenti strumenti e misure come l’aspettativa per riduzione quadri e la mobilità, al fine di realizzare il previsto ridimensionamento in modo graduale e senza eccessivi disagi per il personale interessato.
Nell’ambito della riforma, particolare attenzione è stata posta alle famiglie con l’introduzione di misure per accesso al credito a favore delle coppie giovani e disposizioni per favorire i ricongiungimenti familiari.
La revisione dello strumento porterà un ulteriore potenziale risparmio alla spesa pubblica tramite la riduzione del personale dirigente, in particolare di Generali e Colonnelli.
Soppresso anche l’incarico a pagamento di consigliere militare del Ministro della Difesa attualmente vacante.
La nuova organizzazione delle Forze armate italiane, orientata all’efficienza ed alla sostenibilità, permetterà di assicurare la piena integrabilità con il sistema di difesa e sicurezza europea dell’ Alleanza Atlantica valorizzando il fattore umano e tenendo conto della difficile situazione economico – finanziaria”.